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LA POLITICA ECONOMICA


Obiettivo: la promulgata rescissione dell’eurozona è stata determinata dalle politiche di austerità imposte dal governo dell’Unione Europea Monetaria (a 17 Paesi). Bisogna ribaltare l’obiettivo del risanamento finanziario e praticare strategie determinate e prolungate di sviluppo economico.

B1. A LIVELLO EUROPEO

B.1.1 Imponente e prolungato piano Continentale di investimenti in infrastrutture, ReD, energia, ambiente.
Volume: 3.000 MD€ in 5 anni, finanziati da eurobonds e da obbligazioni emesse da B.E.I. (Banca Europea Investimenti) e F.E.I. (Fondo Europeo Investimenti). Il volume corrisponde ad investimenti annui pari al 6% del PIL dell’Eurozona.

B.1.2 Accelerare il trattato di liberazione commerciale e tariffa tra N.A.F.T.A. (USA, Messico, Canada) e U.E.E. (cioè l’Europa a 27). Se si accorcia di 5 anni il suo periodo di progressiva applicazione (abbassando le tariffe doganali del 20% annuo), entro il 2020 le esportazioni Europee possono aumentare fino al 35% complessivamente.

B.1.3 Rinegoziazione radicale del trattato di Lisbona (l’aggiornamento di Maastricht), per escludere dai disavanzi pubblici:
- le spese per gli investimenti;
- gli effetti delle perturbazioni cicliche negative sui saldi finanziari di bilancio;
- le spese destinate alla ricapitolazione del sistema bancario privato (che devono essere a carico di E.S.M. e B.C.E.)

B.1.4 Rinegoziazione radicale delle competenze e delle funzioni della B.C.E. che deve diventare:
- garante di ultima istanza del sistema bancario privato;
- acquirente di titoli di stato emessi nell’eurozona;
- regolatore di liquidità dell’eurosistema.

B.1.5 Rinegoziazione radicale del trattato sul “Fiscal Compact”.
nel calcolo del debito sovrano indispensabile integrare il debito pubblico in senso stretto con la consistenza del debito privato delle famiglie (attuale) e con quella del debito previdenziale (almeno in prospettiva quinquennale).



B2. A LIVELLO NAZIONALE

B.2.1 Progressiva riduzione della pressione fiscale e contributiva (con obiettivo di contrazione di arrivare al 33% in due anni).

B.2.2 Detassazione integrale per cinque anni dalla contribuzione sulle nuove assunzioni (mediante credito imposta compensabile immediatamente con tutto il carico fiscale diretto e indiretto).

B.2.3 Ripiano del debito della P.A. nei confronti delle imprese con il meccanismo della compensazione fiscale e contributiva e con il rimborso (semestrale) delle rimanenti quote di credito.

B.2.4 Detassazione della contribuzione per le/i badanti di anziani e bambini e operatrici/tori domestici (esclusi i giardinieri e guardiani) riducendo dell’80% l’attuale costo. Obiettivo: soprattutto consentire lo sviluppo del lavoro evitando che lo stipendio finisca pressoché tutto per pagare questi servizi. Tale riduzione sarà legata all’IVA in compensazione del mancato introito dove l’IVA sale subito e poi ridiscende man mano che gli introiti fiscali e contributivi non colmano il divario: Obiettivi: costo fiscale totale non superiore al 33%. Riportare l’IVA nella media europea